Sostenibilità: in arrivo il marchio per la qualità ecologica dei prodotti cosmetici

Presto il nostro Paese sarà dotato di una normativa volta alla creazione di un marchio italiano che riconoscerà la qualità ecologica dei prodotti cosmetici.

L’aula della Camera ha infatti iniziato oggi l’esame del provvedimento, che porta la firma dei deputati Ermete Realacci (Pd) ed Ignazio Abrignani (Scci-Maie) che punta proprio ad istituire un marchio collettivo denominato marchio italiano di qualità ecologica. L’uso del marchio potrà essere concesso, su richiesta del produttore, per i prodotti cosmetici individuati che soddisfano i parametri ecologici richiesti dal provvedimento e che presentano un impatto ambientale inferiore alla media dei prodotti in commercio.

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Agrumi, Mipaaf: al via piano per incentivare filiera agrumicola. A partire dal contrasto al virus Tristeza

Un piano strategico unitario per incentivare e tutelare la filiera agrumicola nel nostro Paese. E’ questo l’obiettivo esposto dal ministero delle Politiche agricole nel corso della riunione del tavolo nazionale della filiera agrumicola che si è svolto a Roma nei giorni scorsi.

All’incontro, presieduto dal sottosegretario del Mipaaf, Giuseppe Castiglione, hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni, delle organizzazioni agricole e della cooperazione, delle imprese di trasformazione e di commercializzazione del settore.
Il piano, ha spiegato il ministero illustrando le proposte operative del documento che coinvolgerà tutti i componenti della filiera e delle istituzioni, prevede in primo luogo la creazione di strumenti per la tutela del reddito dei produttori agricoli anche attraverso l’abbassamento della pressione fiscale determinata dalla cancellazione dell’Imu e Irap dello scorso anno, a cui quest’anno si aggiunge l’azzeramento dell’Irpef.
Si punterà inoltre al rafforzamento del contrasto alla diffusione del virus Tristeza, che causa la patologia nota come “tristezza degli agrumi” che se non curato conduce alla morte delle piante, grazie alla creazione di una struttura di ricerca gestita dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) per il sostegno all’attività vivaistica e la fornitura di piante madri certificate. Verranno poi organizzate misure per il sostegno alla produzione e il ripristino del potenziale produttivo con un’azione istituzionale coordinata e un cronoprogramma pluriennale di azioni, prosegue ancora il Mipaaf.
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GreenItaly 2016: 385mila aziende italiane scelgono la strada della green economy per uscire dalla crisi

Come hanno risposto le imprese italiane alle crisi economica che le sta flagellando da anni? Scegliendo la strada della green economy.

E’ questo il trend che emerge da GreenItaly 2016, il settimo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere,promosso in collaborazione con il Conai e con il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Secondo il rapporto un’impresa su quattro dall’inizio della crisi ha scommesso sulla green economy, che in Italia significa più innovazione, ricerca, design, qualità e bellezza. Sono infatti oltre 385mila le aziende italiane, ossia il 26,5% del totale, dell’industria e dei servizi che dal 2010 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Una quota che sale al 33% nel manifatturiero, dove l’orientamento green si conferma un driver strategico per il made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell’occupazione, continua il documento.  Nel manifatturiero il 46% delle imprese che investono in tecnologie verdi esporta, contro il 27,7% delle imprese non investitrici; il 35,1% delle imprese green ha aumentato il fatturato nel 2015 a fronte del 21,8% delle altre; il 33,1% ha introdotto innovazioni, contro il 18,7% delle altre.

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Mobilità sostenibile: sì alla bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Arriva la legge sulle “ciclovie”

Incentivare lo sviluppo della mobilità ciclistica nel nostro Paese. Punta a questo obiettivo il testo (in cui sono state accorpate diverse proposte di legge) approvato dalla commissione Trasporti della Camera e ora passato all’esame dell’Aula.

Il provvedimento mira a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, sia per le esigenze quotidiane e ricreative, che per lo sviluppo dell’attività turistica, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana. Questo obiettivo deve essere perseguito dallo Stato, dalle regioni, dagli enti locali e dagli altri soggetti pubblici interessati, nell’ambito delle rispettive competenze e in conformità con la disciplina generale dei trasporti e del governo del territorio, in modo da rendere lo sviluppo della mobilità ciclistica e delle necessarie infrastrutture di rete una componente fondamentale delle politiche della mobilità.
Per fare ciò il testo introduce nel nostro ordinamento la definizione normativa delle ciclovie e delle reti cicloviarie e la loro classificazione. La rete cicloviaria è definita come l’insieme di diverse ciclovie o di segmenti di ciclovie raccordati tra loro, percorribili dal ciclista senza soluzioni di continuità. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, il testo prevede l’adozione di un Piano generale della mobilità ciclistica, di durata triennale, che dovrà costituire parte integrante del Piano generale dei trasporti e della logistica. Il Piano sarà articolato in due specifici settori di intervento: lo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano e lo sviluppo della mobilità ciclistica su percorrenze definite a livello regionale, nazionale ed europeo. Il documento dovrà, tra l’altro, individuare le ciclovie di interesse nazionale che costituiranno la Rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, la rete infrastrutturale di livello nazionale che dovrà essere integrata nel sistema della rete ciclabile transeuropea “Eurovelo”.
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Efficienza energetica: prorogato al 30 giugno 2017 termine domande finanziamento per le scuole

E’ stato prorogato fino al 30 giugno del 2017 il termine per le domande di finanziamento tasso agevolato per gli interventi per migliorare l’efficienza energetica nelle scuole pubbliche.

Fino al 50% della somma richiesta potrà essere utilizzata anche per opere di adeguamento antisismico negli immobili. Il decreto di proroga, che riguarda gli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica, all’istruzione universitaria ed agli asili nido, riguarda prestiti erogati al tasso agevolato dello 0,25% a valere sulle risorse del Fondo Rotativo di Kyoto, per interventi che consentano di raggiungere un miglioramento di almeno due classi del parametro di efficienza energetica dell’edificio in un arco temporale massimo di 3 anni. Il termine ultimo per la presentazione delle domande era precedentemente fissato al 18 ottobre 2016.
In particolare risultano disponibili ancora circa 200 milioni di euro e sono inoltre in corso di affidamento, presso la Cassa Depositi e Prestiti, i contratti per l’esecuzione di 374 diagnosi energetiche degli edifici scolastici ammessi al finanziamento con il precedente bando del 2015. La realizzazione delle diagnosi consente agli enti locali di presentare domande di accesso a valere sul bando Kyoto Scuole 2016.
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Ambiente: quanto è green la legge di Stabilità 2017?

Ecobonus per interventi di riqualificazione energetica al 65% stabilizzato fino al 2021 ed esteso anche a condomini e alberghi e iper-ammortamento dal 140% al 250% per le imprese che decidono di fare investimenti innovativi che abbiamo a che vedere con l’efficienza energetica o le filiere “green”.

Sono questi alcuni degli interventi contenuti nella legge di Stabilità 2017, attualmente all’esame del Parlamento, che tra l’altro destina 50 milioni nel 2017 contro il dissesto idrogeologico e 150 nel 2018 e 37 milioni, per il prossimo anno, a favore della mobilità sostenibile. 
 “In questa manovra c’è una grande spinta verso l‘economia circolare e la visione di un ambiente sempre più multidisciplinare, che funziona se diventa veicolo e non vincolo di sviluppo, se collabora con gli altri ministeri” ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, presentando in conferenza stampa le novità della legge di Stabilità. “Il nostro provvedimento ambientale è proprio Industria 4.0: lì ci sono azioni importantissime sulla strada dell’economia circolare. Penso alle tecnologie ambientali per il riuso e il riciclo dei prodotti, ai sistemi per il risparmio energetico, agli impianti di raccolta e smaltimento” ha continuato il ministro.

Basf: esplosioni in due impianti in Germania. Cause ancora la stabilire

Ci sarebbe almeno due morti, sei feriti e due dispersi nelle esplosione che hanno interessato due impianti chimici, a distanza di 30 chilometri l’uno dall’altro, di proprietà della Basf, il colosso del settore chimico che ha sede a Ludwigshafen, in Germania.

A renderlo noto sono le principali agenzie di stampa nazionali che, riprendendo quanto diffuso dalle autorità tedesche e dalla stessa azienda, spiegano come le cause dei due incidenti sarebbero ancora da accertarsi. Al momento sembra però del tutto esclusa la pista terroristica
Siamo profondamente addolorati per i dipendenti che hanno perso la vita oggi e per le loro famiglie” scrive la Basf sulla sua pagina Facebook e spiega come al momento le misurazioni fatte nell’aria e sul suolo circostante i due impianti non mostrino alcun aumento dei livelli di sostanze tossiche. Tutti gli impianti dei due siti coinvolti momento sono chiusi e l’approvvigionamento delle materie prime è stato interrotto, continua ancora l’azienda.

Legge di Bilancio 2017: tutti gli interventi contenuti nella manovra economica da 27 mld

Una manovra economica da 27 miliardi di euro è quella contenuta nel disegno di legge di Bilancio per l’anno 2017 varato dal Consiglio dei ministri e che ora dovrà essere esaminato dal Parlamento.

Il provvedimento, secondo le intenzioni del governo, dovrebbe puntare a sostenere la crescita e a rafforzare i servizi di base a disposizione di tutti i cittadini (sicurezza, salute, istruzione) e misure specifiche di sostegno alle fasce sociali più deboli che hanno subito i danni più evidenti della crisi degli anni scorsi. La manovra è composta dal disegno di legge di Bilancio e da un decreto legge che contiene misure aventi carattere di particolare urgenza, tra le quali l’avvio del processo di chiusura di Equitalia. Ma vediamo nel dettaglio gli interventi più significativi contenuti nella manovra. 
Competitività. La manovra prevede prima di tutto misure di sostegno alla competitività e di stimolo agli investimenti secondo la strategia “Industria 4.0” con un effeto di mobilitazione di risorse di 20 miliardi. Tra gli strumenti, la proroga del super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali e l’iperammortamento, ovvero una maggiorazione dell’ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa. E ancora, 1 miliardo al Fondo di Garanzia per le PMI che significa fino a 25 miliardi di credito per le piccole e medie imprese e la proroga della cosiddetta “Nuova Sabatini”, nonché misure di sostegno alle start-up innovative. Infine, è previsto un rafforzamento della detassazione dei premi di produttività.
Tasse. Viene confermata la riduzione dell’Ires già disposta nella Legge di Stabilità del 2016 e la progressiva riduzione del carico fiscale. Grazie alla disattivazione della clausola di salvaguardia prevista in precedenti leggi di stabilità, si evitano aumenti per circa 15 miliardi di euro di Iva e accise. Per il triennio 2017-2019 viene abolita la cosiddetta “Irpef agricola”: i redditi dominicali e agricoli non concorrono cioè alla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. E per gli agricoltori under 40 è prevista la decontribuzione. Inoltre, il reddito d’impresa degli imprenditori persone fisiche viene assoggettato all’aliquota Iri del 24%, la stessa dell’Ires, anziché essere ricompreso nel reddito complessivo ed essere sottoposto alla progressività dell’Irpef: in questo modo l’imposta scenderà significativamente. La manovra prevede anche interventi a favore delle Partite Iva.
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Latte, dal primo gennaio 2017 scatta indicazione obbligatoria origine prodotti lattiero-caseari

Via libera all’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti lattiero-caseari nel nostro Paese.

Ad annunciarlo è il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, spiegando come la commissione Europea non abbia sollevato rilievi o obiezioni – entro il termine previsto di tre mesi – sullo schema di decreto che introduce l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero caseari in Italia. Il sistema, che entrerà in vigore il primo gennaio 2017, consentirà di indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini.
Il provvedimento stabilisce in particolare che il latte o i suoi derivati abbiano obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta, in particolare il Paese di mungitura del latte. Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura: ad esempio “ORIGINE DEL LATTE: ITALIA”. Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.
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