Stati generali sul clima, Galletti: via alla rivoluzione verde. Anche attraverso il “Green act”

“Dobbiamo decidere, con coraggio. Prendere in mano il futuro del pianeta a Parigi e del nostro paese qui a Roma, affrontando con decisione e con azioni incisive a livello internazionale il surriscaldamento globale e spingendo con chiarezza ed energia il nostro sistema produttivo nazionale verso lo sviluppo sostenibile e verso l’economia circolare”.

on queste parole il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha iniziato il suo intervento agli Stati generali sul Clima, un incontro fondamentale in vista della Conferenza Onu di dicembre prossimo a Parigi, la cosiddetta COP 21. 
“Siamo ad un bivio storico a pochi mesi dalla conferenza di Parigi e abbiamo ascoltato tutti pochi giorni fa la voce del Papa che ha detto a chiare lettere come stanno le cose e ci ha messo dinanzi le nostre coscienze e le nostre responsabilità politiche: non agire è immorale. Siamo a un bivio che non è solo climatico, politico ed economico, ma è anche etico. Questo io credo sia il valore più profondo dell’enciclica papale. La classe politica internazionale, come il re della famosa favola, è nuda. Non può più fingere di non sapere, non può nascondersi dietro tecnicismi. La questione è anche, io dico soprattutto, etica” ha continuato Galletti.
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