Mise, Renzi: sarà Carlo Calenda il nuovo ministro dello Sviluppo economico

Sarà Carlo Calenda il nuovo ministro dello Sviluppo economico. Dopo le voci che circolavano nei giorni scorsi e che davano Chicco Testa nuovo titolare del Mise, il premier Matteo Renzi ha annunciato ieri, in diretta tv, che a sostituire Federica Guidi arriverà Calenda.

Per Calenda si tratta di un ritorno a via Veneto visto che è stato gia viceministro dello Sviluppo economico sia del governo Renzi (fino agli inizi del 2016) che del governo Letta. Il nuovo ministro che, sempre secondo quanto annunciato da Renzi, dovrebbe prestare giuramento al Quirinale già durante questa settimana, da marzo 2016 è rappresentante dell’Italia presso l’Unione europea.

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Mise: Chicco Testa possibile nuovo ministro dello Sviluppo economico. In pole anche De Vincenti ed Errani

Secondo insistenti indiscrezioni di stampa Chicco Testa potrebbe essere il nuovo ministro dello Sviluppo economico.

Dopo le dimissioni di Federica Guidi, travolta dal cosiddetto “scandalo petrolio”, a sostituire il premier Matteo Renzi, che attualmente guida ad interim il Mise, potrebbe arrivare Chicco Testa, dirigente pubblico e privato, nonché politico italiano e presidente di Assoelettrica.
Ma chi è Enrico Testa detto Chicco? Il papabile nuove ministro del Mise è stato segretario nazionale, e successivamente presidente diLegambiente, che ha contribuito a fondare, e deputato per due legislature nelle liste del PCI nelle elezioni del 14 giugno 1987, poi riconfermato con il Pds fino al 1994.
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Trivelle, Mise: stop ad Ombrina Mare. Ma il referendum? Sit-in a Montecitorio

Stop ad Ombrina Mare. Il ministero dello Sviluppo economico ha respinto 27 istanze, tra cui quella per la piattaforma petrolifera nell’Adriatico, di permesso di ricerca e concessione di coltivazione di idrocarburi nei nostri mari.

I provvedimenti riguardano il rigetto, parziale o totale, di istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi ricadenti nelle aree precluse a nuove attività come previsto dalla legge di Stabilità 2016.
Nel dettaglio, le 9 istanze interamente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate. Le 18 istanze parzialmente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate per la parte interferente. Con i 27 provvedimenti è stata dunque data piena attuazione a quanto prevede la legge: all’interno delle aree interdette non insistono più istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi.
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Petrolio, trivelle alle Tremiti: il Mise nega. Ma Bonelli (Verdi) non ci sta

“Un polverone pretestuoso e strumentale: non c’è nessuna trivellazione”. Così il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi definisce le polemiche a proposito dei permessi di ricerca offshore nell’Adriatico.

“Non si prevede infatti alcun tipo di perforazione e quei permessi riguardano una zona di mare ben oltre le 12 miglia dalla costa e anche dalle isole Tremiti” ha detto la Guidi. “Il permesso di ricerca concesso alla societàPetroceltic riguarda soltanto, e in una zona oltre le 12 miglia, la prospezione geofisica e non prevede alcuna perforazione che, comunque, non potrebbe essere autorizzata se non sulla base di una specifica valutazione di impatto ambientale. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano conosce benissimo i termini esatti della questione che a suo tempo gli è stata accuratamente rappresentata dal Ministero dello Sviluppo economico” ha continuato il ministro.

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Mise: nel 2014 destinati 5 mld di incentivi alle imprese. Pochi rispetto al resto dell’Ue

Nel corso del 2014 sono state concesse agevolazioni alle imprese per quasi 5 miliardi che hanno trainato investimenti per circa 10 miliardi di euro.

E’ uno dei dati che emerge dalla Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive 2015 elaborata dalla direzione generale per gli incentivi alle imprese del ministero dello Sviluppo economico.
In ottica cumulata (2009-2014), i dati rivelano che sono state concesse agevolazioni per 27 miliardi di euro a fronte di 91 miliardi di investimenti attivati. In crescita, rileva il Mise, sia i Contratti di sviluppo che gli interventi nelle zone franche urbane e il Bando investimenti Innovativi. A beneficiarne soprattutto le imprese del Sud: nel Mezzogiorno infatti si registra una maggiore concentrazione delle risorse concesse con quasi 2,6 miliardi, pari al 52% delle concessioni totali. 
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Tap, Mise firma via libera al gasdotto tra Italia e Albania. Al via lavori entro maggio 2016

Il ministero dello Sviluppo economico ha firmato il decreto di autorizzazione unica del Trans Adriatic Pipeline, meglio noto come Tap, ovvero il metanodotto che connetterà l’Italia all’Albania.

Si tratta del provvedimento definitivo che fa partire i lavori per la realizzazione dell’opera in modo da consentire l”apertura di una nuova rotta di approvvigionamento di gas prodotto nell’area del Caspio in Italia e in Europa. In particolare “l’autorizzazione abilita la costruzione e l’esercizio dell’opera, sostituendo ogni altro atto formale di assenso delle altre amministrazioni intervenute nel procedimento, approvando il progetto e dichiarando altresì la pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’infrastruttura, anche ai fini degli espropri” spiega il Mise. Il decreto stabilisce infatti che i lavori dovranno iniziare entro il 16 maggio 2016 e l’operatività dell’infrastruttura dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2020.

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Conto Termico, Mise: al via la consultazione pubblica su semplificazione e potenziamento incentivi

Sarà aperta fino al 28 febbraio 2015 la consultazione pubblica finalizzata alla messa a punto di misure adatte a semplificare e potenziare il Conto Termico.

Si tratta del meccanismo che incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e i piccoli interventi di efficienza energetica con uno stanziamento di 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche, ha spiegato il ministero dello Sviluppo economico che, insieme a quello dell’Ambiente, ha dato il via alla consultazione.

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Mise: in arrivo 400 milioni di euro per Agenda digitale e Industria sostenibile

Finanziare le imprese italiane che vogliono realizzare grandi progetti di ricerca e sviluppo anche nel campo ambientale ed energetico. E’ questo lo scopo dei due bandi intitolati “Industria sostenibile” e “Agenda digitale” predisposti dal ministero dello Sviluppo economico per completare il quadro di azione del Fondo per la crescita sostenibile diretto alle aziende che puntano ad un vero e proprio salto di paradigma tecnologico, incidendo significativamente sulla capacità competitiva del sistema imprenditoriale. I dettagli su Alternativa Sostenibile.