Agroalimentare, nella legge di Stabilità 21 mln per le biotecnologie sostenibili

Nella legge di Stabilità 2016 sono stati stanziati 21 milioni di euro per il finanziamento del più importante progetto di ricerca pubblica fatto nel nostro Paese sulle biotecnologie sostenibili.

A ricordarlo è il ministero delle Politiche agricole che in una nota spiega come il piano di finanziamento sia articolato su tre anni e la regia dell’operazione spetti al Crea, il centro di ricerca specializzato del Mipaaf.  All’interno del Crea, che nell’ultimo anno è stato rinnovato e reso più efficiente, figurano alcune tra le più importanti professionalità italiane nel campo della ricerca agroalimentare, come ad esempio lo staff che è stato protagonista del sequenziamento del genoma del frumento con importanti riconoscimenti internazionali.

Ma vediamo nel dettaglio in che modo funzioneranno questi finanziamenti. Il Piano triennale prevede iniziative di ricerca in laboratorio con biotecnologie più moderne e sostenibili come il genome editing e la cisgenesi. Questi strumenti possono consentire infatti un impegno mirato di miglioramento genetico senza alterare le caratterizzazioni produttive del sistema agroalimentare, aumentandone le performance anche rispetto alla resistenza alle malattie. I ricercatori italiani sono impegnati su questi versanti, ma fino ad oggi non erano mai state investite risorse da parte del governo per finanziare analoghe tipologie di studi. Verranno così potenziati i filoni di ricerca già attivi e soprattutto avviati nuovi percorsi sulle colture che caratterizzano di più l’agricoltura italiana.

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